Abolire l’ora di religione e sostituirla
con un’ora obbligatoria di educazione civica; chiedere formalmente alla Cei di
avviare la procedura per modificare i criteri con cui viene eseguita la
ripartizione della quota “non destinata” dell’otto per mille (circa la metà del
totale); rivedere, per renderle efficaci, le norme relative all’Imu sui beni
immobili della chiesa cattolica ed intraprendere un’azione determinata per dare
attuazione alla recente sentenza della Corte Europea, recuperando l’Ici non
pagata in passato.
Sono le richieste rivolte qualche mese fa al governo in una mozione
depositata al Senato da esponenti di Psi, Leu, Pd, Gruppo misto e 2 senatori
del M5S “dissidenti”. Le
accuse presenti nella mozione e rivolte all’insegnamento della religione sono
le seguenti:
·
la
religione cattolica è rimasta di fatto "religione di Stato"
nonostante la revisione del Concordato del 1984 avesse dichiarato il contrario;
·
lo
stipendio degli insegnanti di religione è a carico dello Stato ed essi entrano
nei ruoli della scuola senza concorso;
·
l’insegnamento
della religione in molte scuole è tuttora di fatto "obbligatorio",
per la casualità o la totale mancanza di alternative.