La FabLearn Italy 2019 è una conferenza
internazionale organizzata dall’Università Politecnica delle Marche ed INDIRE.
FabLearn Italy 2019 riunirà insegnanti, educatori, autorità, ricercatori,
studenti e professionisti in generale per presentare, discutere e conoscere le novità
sull’introduzione di fabbricazione digitale e robotica nella didattica, sulla
robotica assistiva per l’educazione, sulla cultura “maker”, sull’apprendimento
hands-on e sull’innovazione degli spazi per gli ambienti di apprendimento.
La
conferenza è organizzata nell’ambito dell’iniziativa mondiale FabLearn, che
supporta la diffusione dei principi del costruzionismo nell’apprendimento.
Fino al 6
settembre, insegnanti, educatori, ricercatori e professionisti sono invitati a
presentare un proprio contributo in forma di short paper o di poster sulle
seguenti tematiche:
·
Maker
space e FabLab a scuola: l’approccio maker all’insegnamento e
all’apprendimento;
·
Didattica
laboratoriale con approccio maker: modelli, metodi e strumenti;
·
Robotica
curriculare e non curriculare nell’educazione formale, non formale e informale;
·
Robotica
sociale e assistiva per l’apprendimento;
·
Spazi
e ambienti di apprendimento innovativi a scuola: come l’ambiente condiziona il
rinnovamento della didattica.
In questo evento è importante il
contributo di Indire che ricordiamo già fortemente impegnata in questo ambito
con l’iniziativa “Maker@Scuola”
progetto attivo dal 2014 e ad oggi ormai strutturato, attualmente facente parte
della struttura di ricerca 4 “Strumenti e metodi per la didattica laboratoriale”,
che analizza il fenomeno dei makers in relazione agli scenari e alle ricadute
nel sistema scolastico italiano. Rappresenta contestualmente un osservatorio
delle esperienze più innovative in ambito educativo legate al movimento dei
cosiddetti “artigiani digitali”, che per passione progettano e realizzano nei
loro laboratori, denominati Maker spaces o Fab Lab , apparecchiature meccaniche
ed elettroniche, software open source, prodotti
robotici e tutto ciò che risponde al loro desiderio di innovazione.
Tra i vantaggi rilevanti dell’adozione
di attività di tipo maker il primo è quello di potenziare lo sviluppo delle
competenze logico-matematiche, scientifiche e linguistiche, di far emergere le
meta-competenze e le soft-skills e di stimolare gli studenti ad un approccio più
partecipativo e coinvolgente. Questa modalità di lavoro è, inoltre, in grado di
motivare insegnanti e studenti allo sviluppo del senso di appartenenza alla
scuola, grazie a momenti formativi in cui prevale la collaborazione fra pari.
Il riciclo degli oggetti, l’ottimizzazione delle risorse e un atteggiamento
positivo di fronte alla risoluzione dei problemi consente che l’errore diventi
un momento costruttivo di riflessione e non di criticità.