L. Fioramonti, ha presentato le sue linee
programmatiche. Desiderata e impegni che richiamano necessariamente il futuro
che nel documento si presenta fumoso e incerto. E' lo stesso Ministro a
confermarlo, rivolgendosi al Paese.
L. Fioramonti, ineccepibili le linee
programmatiche con qualche dimenticanza
L. Fioramonti ha presentato le sue linee
programmatiche. Non era difficile anticiparle. Rappresentano le
"criticità" del sistema scuola.
Qualche esempio. Il Ministro ha parlato della sicurezza degli edifici scolastici, dell'inclusione ancora non realizzata, della necessità di una "digitalizzazione intelligente" ( in parte una nuova versione della "saggezza digitale" di M. Prensky ) dell'urgenza non più rinviabile di un riconoscimento economico del lavoro svolto dagli insegnanti...
Difficile non essere d'accordo su ciascun punto. Anche se ne mancano alcuni. Dalle sintesi in nostro possesso, infatti sembra non esserci traccia della legge 107/15 ( abolirla? Ottimizzarla?) e del superamento delle classi pollaio.
Qualche esempio. Il Ministro ha parlato della sicurezza degli edifici scolastici, dell'inclusione ancora non realizzata, della necessità di una "digitalizzazione intelligente" ( in parte una nuova versione della "saggezza digitale" di M. Prensky ) dell'urgenza non più rinviabile di un riconoscimento economico del lavoro svolto dagli insegnanti...
Difficile non essere d'accordo su ciascun punto. Anche se ne mancano alcuni. Dalle sintesi in nostro possesso, infatti sembra non esserci traccia della legge 107/15 ( abolirla? Ottimizzarla?) e del superamento delle classi pollaio.
La richiesta del Ministro al Paese
Ora le linee programmatiche per diventare realtà
necessitano di risorse. Implicitamente il Ministro ammette la loro esiguità.
Infatti dichiara: "Mi sono impegnato da subito per far arrivare
più risorse. Impegniamoci al di là degli schieramenti politici. Non possiamo
tollerare un settore strategico che riceve le briciole”.... Il futuro è il
capitale umano”
Interessante l'apertura al futuro. Ma il nostro Paese, curvo sul presente, è in grado di coglierne tutte le implicazioni?
Interessante l'apertura al futuro. Ma il nostro Paese, curvo sul presente, è in grado di coglierne tutte le implicazioni?
Gianfranco
Scialpi