Le funzioni strumentali sono da considerare middle management ?

Le nuove richieste sociali, l’aumento della complessità organizzativa e delle responsabilità attribuite alle istituzioni scolastiche dalle legge sull’autonomia (L 59 del 1997 e DPR 275 del 1999) hanno conferito alla figura del dirigente scolastico un ruolo strategico (D.lgs 165 del 2001 e D.lgs 150 del 2009) trasformandolo in un professionista al tempo stesso manager e leader educativo (Summa, 2008). A supporto dell’azione dirigenziale si è avvertita l’esigenza di introdurre figure professionali intermedie per svolgere funzioni progettuali e organizzative. Le funzioni strumentali (CCNL 2002- 2005, art. 30; CCNL 2006-2009, art. 33), designate per la gestione del piano dell’offerta formativa e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti e istituzioni esterni alla scuola, rappresentano allo stato attuale l’evoluzione storico-politica di tali figure all’interno del sistema scolastico italiano, nonostante non sia possibile considerarle a tutti gli effetti “una fascia di quadri intermedi di docenti qualificati e specializzati” (Ribolzi, 2009). In particolare si ricorda che i docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. I docenti F.S. vengono designati con delibera del Collegio dei docenti in coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali; la loro azione è indirizzata a garantire la realizzane del POF , il suo arricchimento anche in relazione con enti e istituzioni esterne.