Tassare le merendine non piace alla destra


Risorse per l'istruzione, la proposta del Ministro Fioramonti di tassare merendine... non piace alla destra. Allora si guardi alle entrate tributarie del 2018 o del 2019 (ipotesi Boschi?) e si trovino i soldi.
Risorse per l'istruzione, la proposta del Ministro non piace
Risorse per l'istruzione, la proposta del Ministro di tassare merendine, bibite e voli aerei non piace (in questi ultimi minuti lasciata morire anche dal G. Conte) L'opposizione della destra era scontata. Portatrice di interessi economici piccoli e grandi, la loro critica era scontata. Quello che accomuna M.Salvini e G. Meloni è la rimozione del motivo. Si distrae l'interlocutore, spesso poco informato, con finalità non citate dal Ministro Fioramonti o da altri esponenti del governo. E' il caso di G. Meloni che scrive sul suo profilo Facebook: "Tasse sulle merendine, sulle bibite gassate, sui biglietti aerei, sui prelievi e minaccia della patrimoniale. Tutto questo per cosa? Per pagare il reddito di cittadinanza a personaggi come questa brigatista, condannata per omicidio! Ma non siete stufi che usino le vostre tasche come un bancomat per finanziare la paghetta a nomadi, immigrati e condannati vari?"
La stessa strategia di rimozione è adottata da M. Salvini.. L'unica volta nella quale cita l'istruzione è 
Il 4 settembre , ma  solo per ridicolizzarne la proposta.
Mi trovo   d'accordo con la posizione di Italia Viva espressa da Maria Elena Boschi che ha dichiarato: "No, non condivido la proposta di tassare le merendine lanciata dal ministro dell’Istruzione, perché non condivido l’idea di alzare necessariamente le tasse per poter fare qualcosa. In un Paese in cui le tasse sono già altissime dobbiamo evitare che aumentino ancora"
A questo punto non resta che puntare...
Parto da quest'ultima dichiarazione che indica un percorso diverso che punta sul PIL (Prodotto Interno lordo) e quindi sull'entrate tributarie. L'istat ha certificato che "nel 2018 il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.765.421 milioni di euro correnti, con una revisione al rialzo di 8.439 milioni rispetto alla stima di aprile scorso". Sul sito dell'Ansa si legge che  "le entrate tributarie e si sono attestate a 463.296 milioni di euro con un aumento di 7.652 milioni di euro (+1,7%) rispetto all'anno precedente. Ovviamente non si possono conoscere i dati del 2019 che tendenzialmente sul fronte delle entrate registra una flessione. Si legge sul sito del Mef : "Nel periodo gennaio–luglio 2019, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 250.143 milioni di euro, segnando un incremento di 1.181 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,5%).
Quindi se queste sono le cifre e prendendo come riferimento il 2018 (senza tasse per le merendine...), è impensabile che non si trovino risorse (meno dell'1%) per l'istruzione, definita dal Presidente della Repubblica e sostanzialmente dal nuovo governo come un'istanza primaria. E' necessario passare dai proclami ai fatti per il futuro del nostro Paese.


                                                                                              Gianfranco Scialpi