Umberto Eco: i social network permettono agli imbecilli di avere lo stesso diritto di parola di un premio Nobel

Il 10 giugno del 2015 in un suo intervento nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale presso l’Università di Torino,  Umberto Eco sottolineava l’elemento positivo racchiuso nella possibilità di una rete di connessioni globali, annullando le distanze e dando vita a un passaggio più veloce dell’informazione, grazie alla condivisione di idee e notizie. Se ci fosse stato internet ai tempi di Hitler, spiegava citando Jean-Marie Le Clézio, non sarebbero esistiti i campi di sterminio, perché la notizia si sarebbe diffusa così rapidamente da costringere le potenze mondiali a un intervento tempestivo. Ma, se si prende in considerazione il fatto che i social network sono diventati ormai dei mezzi di informazione e considerando la loro natura democratica, il problema risiede nel fatto che permettono agli imbecilli di avere “Lo stesso diritto di parola di un premio Nobel”.