Ai fratelli Ficara la Befana porta solo carbone



La Befana, figura tradizionale diffusa in tutta Italia che alcune voci ( assolutamente ufficiose ) che si  rincorrono nei corridoi scolastici dicono essere iscritta ad un noto sindacato giallo, secondo la leggenda sarebbe una vecchia signora che, la notte del 6 gennaio, arriva nelle case a cavallo di una scopa per riempire le calze dei docenti con dolci (per i buoni quelli servizievoli che lavorano anche gratis) o carbone (per i “cattivi” quelli intellettualmente onesti, che pensano con la loro testa, alfieri della libertà di insegnamento).
L’origine di questo personaggio è probabilmente legato alle antiche credenze pagane, che la collegherebbero alla figura di Madre Natura e alla simbologia della rinascita. Ciò spiegherebbe l’aspetto anziano della Befana, che incarna l’anno vecchio che se ne va per lasciare posto al nuovo. Per questo in diverse zone d’Italia, in questo periodo, c’è l’usanza di bruciare un fantoccio raffigurante donna anziana, per salutare simbolicamente l’anno passato.
Nella mitologia germanica, troviamo figure analoghe a quella della Befana: anche queste sono legate alla Natura, e per questo la Befana è portatrice di doni golosi e abbondanza (per chi li merita) ma anche di aridità e sterilità – il carbone – per chi non si è impegnato a sufficienza
Sempre i bene informati ci dicono per i Fratelli Ficara ( Aldo, Lucio e Doriano ) notoriamente " cattivi " solo carbone.