La Senatrice Bianca Laura Granato "attaccata" dal Presidente ANP



Riportiamo un passaggio di un articolo scritto da Reginaldo Palermo su La Tecnica della Scuola riguadante alcune considerazioni di Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazione Presidi, sulla Senatrice Bianca Laura Granato ( M5S ): " Ritengo che qualsiasi dibattito serio sulla scuola non possa che partire prendendo in considerazione la centralità del ruolo del DS in quanto garante della qualità degli apprendimenti e responsabile della buona gestione delle istituzioni scolastiche autonome. Un ruolo che non viene messo in discussione in nessuna nazione evoluta ma che da noi, purtroppo, è talvolta aggredito con preconcetta ostilità anche da personaggi titolari di alte cariche istituzionali che giungono a qualificare la categoria dei dirigenti come “lobby”, nella accezione più negativa del termine, e a ritenerci addirittura “dannosi”. Si tratta di un comportamento inaccettabile, irresponsabile e privo di qualsiasi senso dello Stato ". Il riferimento alla Senatrice Granato lo si deduce dalla precedente intervista fatta da Lucio Ficara: " il lavoro si retribuisce, non si premia, voler attribuire connotazione qualitativa discrezionale ad un surplus di lavoro è un abuso legalizzato, vale a dire un modo per legittimare quel lavoro sommerso che spesso nelle scuole si porta avanti a discapito della didattica e nelle ore ad essa dedicate conferendo al dirigente scolastico un potere che non solo è iniquo, ma ha la funzione di depotenziare quella che è l’autentica funzione della scuola, promuovere crescita culturale, consapevolezza civica e inclusione sociale . Se infatti abbiamo registrato quei risultati disastrosi nella lettura e comprensione dei testi nell’indagine OCSE PISA, è proprio perché i docenti e gli studenti vengono continuamente distratti dal loro compito primario, complici le ambizioni di quella che ormai è diventata una vera e propria lobby, quella dei dirigenti scolastici, che mira solo a giustificare il proprio ruolo all’interno delle scuole, un ruolo che oggi apporta più danno che beneficio purtroppo, dato che la scuola non è e non potrà mai essere un’azienda, dove per attivare indotti economici si sacrificano i diritti di studenti e lavoratori , ma uno strumento di promozione sociale. Per questo mi batterò per fare in modo che al più presto il ministro emani i decreti attuativi per dare seguito al comma 249 dell’art. 1 della Legge 160/2019, nell’ottica di cancellare l’abuso normativo introdotto dalla legge 107/2015 del cosiddetto bonus premiale conferito dai dirigenti ai docenti senza alcuna trasparenza e con una discrezionalità che è totalmente fuori contesto all’interno di un servizio pubblico come la scuola statale ".