Riportiamo quanto scriveva Lucio Ficara nel giugno del 2016 sulle conseguenze della legge 107 nel vivere quotidiano all'interno delle nostre scuole
"La legge 107/2015 che ha deciso di aumentare i poteri decisionali dei dirigenti scolastici, ha fatto nascere, nell’immaginazione collettiva, nuovi termini come quello del Preside-Sceriffo o del Preside-Padrone.
L’idea renziana che per governare ci vuole autoritarismo e l’uomo solo al comando, ha trovato pienamente corrispondenza in alcune riforme portate avanti proprio dallo stesso Governo Renzi. Questa insana idea è stata raccolta da qualche improvvido dirigente scolastico, che, incurante delle norme, ha forse pensato che tutto gli è lecito e tutto gli è consentito. Tanto per coniare un nuovo termine, si tratta di un Preside-Ribaldo, che non ha rispetto degli altri, delle disposizioni legislative e ne saccheggia i principi cardine.
Eppure esistono anche i miserevoli Presidi-Ribaldi, che, con il loro agire, operano in spregio alle leggi, alle norme e soprattutto ai contratti. Non si possono lasciare le ISTITUZIONI SCOLASTICHE in mano a tali ignoranti, che mortificano, attraverso la loro conduzione e i loro comportamenti, l’essenza del fare SCUOLA.
Per esempio ci comunicano, decine di insegnanti di una scuola calabrese, che il loro DS ha imposto per circolare pubblica, la presenza dei docenti a scuola, dopo la fine delle lezioni e per tutto il mese di giugno, secondo il “regolare orario settimanale di servizio”.