Cara Ministra volevo attirare la sua
attenzione sulle parole di Alfonso Benevento di ANP Lazio, che in un servizio
andato in onda sul TG1 ( quindi a livello nazionale ), a riguardo della
valutazione on line dice: “ è un periodo di scuola a tutti gli effetti di
conseguenza se ( gli studenti ) prendono eventualmente un cattivo voto non è
che poi si può trasformare magicamente in un bellissimo voto “.
Bene vediamo di
analizzare le parole di Benevento etichettato dal servizio del TG1 come ANP
Lazio (https://www.facebook.com/tg1raiofficial/videos/vb.120291344694695/264967887832681/?type=2&theater
). Cosa vuol dire “ prendono un “cattivo voto” ? Ma soprattutto cosa vuol dire
dare un “cattivo voto”? Forse giudicare con cattiveria uno studente che soffre
per un costretto isolamento sociale. Essere strumento di cattiveria valutativa
attraverso circolari che non sono ancorate a una normativa di riferimento, non
rende giustizia a una categoria di lavoratori della conoscenza, come gli insegnanti.
Infatti, gli insegnanti fanno della generosità nella trasmissione del sapere un
loro segno distintivo.
Rivolgo un pensiero a tutti gli studenti italiani che
meritano “ buoni voti”, ovvero valutazioni date con bontà, perché stanno
seguendo con estrema tenacia tutti i dettami dei DPCM di isolamento sociale. Un’altra
osservazione Ministra: quando Alfonso
Benevento dice: “non è che poi si può trasformare magicamente in un bellissimo
voto “ non avrebbe dovuto dire “non è che poi si possa trasformare magicamente in un bellissimo voto “ ? Oppure quando dice: “ se prendono “ non avrebbe
dovuto dire: “ se prendessero
“ ?
Queste sono riflessioni per
eventualmente valutare con “ cattivi voti “ il lessico del Benevento che
rappresenta nei TG nazionali ANP Lazio. Gli insegnanti veri, però, non danno “cattivi voti “ ( perché le persone
di studio non sono cattive ), ma cercano di valutare le progressioni di
apprendimento contestualizzandole alla situazione di vita quotidiana dello studente. Sono sicuro che gli insegnanti veri
lascino ben volentieri la logica del “cattivo voto “ alla ANP Lazio.
Aldo Domenico Ficara