Il professor Lopalco ha usato in una sua
intervista due locuzioni che sembrano innocue (e lo sono), ma evidenziano un
vero e proprio sentimento comune che, a causa dell’emergenza sanitaria, è
diventato quasi un senso di necessità: «La scuola come alternativa alla
baby-sitter» e la scuola come «sistema di parcheggio» per i più giovani.
Insomma, l’epidemiologo non racconta altro che la realtà dei fatti: da tempo,
infatti, l’istruzione (quella fisica nelle aule) sembra esser diventata – nella
concezione comune – solamente un aiuto alle famiglie che, volente o nolente,
devono lavorare per portare a casa lo stipendio.
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