DAD: firmare il registro elettronico è un atto illegittimo

Riportiamo uno stralcio di un articolo del Prof Franco Labella in cui si sostiene  illegittimo l'atto di firmare i registri elettronici in questo momento di sospensione delle attività didattiche in presenza. Nell'articolo si scrive:
" Se ci fossero i registri cartacei sarebbe anche materialmente impossibile apporre alcuna firma perché se è vero che le scuole sono aperte le stesse hanno, altrettanto inequivocabilmente, le aule vuote e senza attività in corso e nessuno, a meno di voler commettere il reato di falso ideologico, potrebbe attestare il contrario.
Non solo: ma ci fossero i registri cartacei e ci recassimo a firmarli lì dove sono violeremmo sicuramente la norma che ci obbliga ad uscire solo in caso di necessità.
Alla obiezione della “esistenza” (si capiranno le virgolette leggendo il seguito) dei registri elettronici basta opporre un altro dato che smentisce la vulgata della loro attuale obbligatorietà.
Lo si  evince dal D.L. n. 95 del 2012, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135, che aveva introdotto, per le istituzioni scolastiche e i docenti, l’obbligo di dotarsi di registro elettronico a decorrere dall’anno scolastico 2012-2013, prevedendo che il Ministero di Istruzione, Università e Ricerca predisponesse entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto un piano per la dematerializzazione delle procedure amministrative.
Lo sviluppo di tale piano richiedeva un intervento dell’Autorità Garante della Privacy.
Ad oggi non c’è nulla di tutto questo.