"Una docente racconta che terminata
l’attività didattica a distanza con una classe prima liceale, ha ricevuto una
telefonata di un genitore che confessava di avere sentito la lezione tramite il
computer e di non essere d’accordo su alcune valutazioni formative espresse
dalla docente, in riferimento all’esposizione di alcuni argomenti studiati dai
ragazzi.
La docente sbigottita e incredula, si è sentita violata nella privacy
professionale ed ha voluto stigmatizzare il cattivo comportamento del genitore
che è entrato a gamba tesa nei rapporti di classe tra la prof e gli studenti,
facendo la parte del sindacalista del figlio ". Questo è quanto riportato da Lucio Ficara in un suo articolo pubblicato su La Tecnica della Scuola