DAD: i Ds alle prese con il rischio di data breach


Nell’ambito scolastico, più che in altri contesti, è proprio l’origine del dato personale a portare con sé rischi elevati, in quanto, quasi sempre, riguarda alunni minorenni. Risulta sempre più grande il rischio di data breach ogni qualvolta un Istituto scolastico pone in essere delle attività  (come nel caso della didattica online) dove è ancor più evidente l’esigenza di tutela  della privacy e della sicurezza informatica quale etica organizzativa.   Dall’entrata in vigore del Regolamento Europeo 2016/679, la gestione e la valutazione del rischio di un data breach si sono rivelate essere due degli adempimenti più ostici tra quelli introdotti dal GDPR, in particolare per quanto riguarda la valutazione del rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche conseguente alla violazione. Nel periodo giugno 2018/marzo 2019 le notificazioni di data breach al Garante per la protezione dei dati personali sono state 946, come riferito dalla stessa Autorità. Tale numero, sostanzialmente inferiore al dato medio europeo dove, in alcuni Paesi, si sono superate abbondantemente le 10.000 notifiche, non include naturalmente quelle che sono state ritenute dai titolari non meritevoli di notificazione.