La petizione che vuole riaprire le scuole


Riportiamo uno stralcio della petizione che ha l'obiettivo di riaprire al più presto le scuole. Nella petizione si scrive:

" A oggi riteniamo che un mese e mezzo di chiusura della scuola abbia chiaramente dimostrato: 
grandissime differenze nella capacità di gestire la didattica a distanza sia tra gli alunni che tra i docenti, mancanza di infrastrutture pubbliche adeguate (banda larga, piattaforme didattiche digitali, ecc.) e di connessioni domestiche, nonché disomogenea distribuzione tra la popolazione dei dispositivi necessari;
 - inadeguatezza dell’insegnamento a distanza. 
Inoltre dobbiamo registrare:
- che il primo risultato della didattica a distanza è confermare e approfondire le distanze sociali economiche e culturali, in evidente contraddizione con la Costituzione italiana (l’art. 3 impegna la repubblica a rimuovere le disuguaglianze); - che ci sono gravi e incontestabili conseguenze prodotte dal venir meno della scuola come luogo materiale di rapporti umani, tra coetanei e tra adulti e ragazzi; - che asili nido e scuole dell’infanzia – che non possono ricadere sotto la voce “didattica a distanza” e sono tuttavia servizi essenziali – sono usciti del tutto dalla discussione pubblica. 
Nonostante gli ammirevoli sforzi compiuti dalla grande maggioranza delle persone coinvolte – insegnanti, studenti e genitori – la didattica a distanza non può essere considerata altro che una soluzione di pura emergenza, e riteniamo che non sia accettabile prolungarla oltre l’estate, a meno che non ci siano evidenze scientifiche tali da costringere a tenere chiuse tutte le attività siano esse economiche, sociali, culturali, sportive o scolastiche. 
La didattica a distanza non può sostituire la scuola e – per quanto si possano discutere sfumature e specificità – questo vale per tutti gli ordini e gradi di istruzione ".