Apologia dei prof

Riportiamo un post inviato nel gruppo FB di RTS sugli stipendi dalla Prof.ssa Giovanna Carnazza. Il post recita così:

Mi vogliate concedere un applauso alla mia categoria: i professori.
Hanno imparato in pochissimi giorni a destreggiarsi tra videolezioni e aule virtuali, a ricevere i compiti degli alunni nelle piattaforme e a reinviarli corretti e valutati
Hanno imparato una didattica nuova a tempo di record che nemmeno cento corsi di aggiornamento....
Non hanno permesso che i ragazzi ( i vostri figli) perdessero un solo giorno di lezione e hanno impedito che i loro amati alunni, con le aule in quarantena, perdessero il contatto con l' istruzione e, piu' generalmente, con la loro formazione in giorni interminabili di ozio dietro ad una play o sui social.
Non si sono persi d' animo,i professori, e il lunedì successivo alla chiusura delle scuole ( era il 9 Marzo) si sono immediatamente rimboccati le maniche e hanno iniziato a continuare il loro prezioso lavoro con i mezzi che avevano, iniziando dalla semplice messaggistica del telefonino....Non era solo un lavoro da completare, piuttosto una missione.
E non erano tenuti a farlo. Non era nel loro contratto. Inizialmente si è parlato di volontariato , perché solo dopo qualche settimana il ministero ha dichiarato obbligatoria la didattica a distanza quando, constatato che l' intero corpo docenti d' Italia ,con pieno spirito autodidatta e in modo del tutto spontaneo, aveva appreso gli strumenti per non sospendere il lavoro del loro preziosissimo mestiere....
Consapevoli che non si poteva lasciare un solo ragazzo, un solo allievo , nello sconforto e nell' isolamento, hanno trasportato subito le loro classi sul web, inseguendo gli studenti più refrattari come pecorelle smarrite e come tali riportarle all' ovile.
Un lavoro missionario che davvero commuove, se pensiamo che la maggior parte dei docenti italiani ha più di 50 anni, prossima alla pensione e quindi parecchi di loro non sono del tutto disinvolti nel muoversi tra le vie impervie del web....Eppure lo hanno fatto. Per i loro studenti e per il grande amore per quel lavoro che il loro compenso non ripagherà mai abbastanza.
Hanno lavorato h 24 ,pure il sabato e la domenica, compresi i festivi , per confrontarsi continuamente con i colleghi nei consigli di classe online e per sostenere gli alunni in difficoltà che li contattavano ad ogni ora....
E questi sono i tanto bistrattati prof: quelli che fanno sempre vacanza, che lavorano solo 18 ore, che hanno tre mesi di ferie, che sono parassiti dello stato...che hanno sostenuto psicologicamente i vostri ragazzi, preoccupandosi per loro in un momento di grande sconforto morale e di abbattimento senza precedenti.
Sicuramente i medici e gli infermieri sono stati la falange d' assalto in questa battaglia sanguinosa , ogni giorno in trincea, esposti ai colpi più spietati degli attacchi nemici..Ma lasciatemi riconoscere la medaglia al valore militare per questi soldati semplici, che, lasciato il comodo posto della loro cattedra ,nella loro confortevole aula, impavidi, non hanno esitato ad arruolarsi volontari in un esercito che ancora non ha finito di combattere.


Con orgoglio
Una prof